Ritratto di gruppo della famiglia Arioli. Luigi Bassanini e Adele sono i primi in alto a sinistra, 1901
Biografia
Imprenditore e costruttore, Antonio Bassanini (Rosate, 22 dicembre 1899 – Varese, 16 dicembre 1997) con la sua storia professionale e personale ha attraversato tutto il Novecento, coinvolgendo e trasformando l’intero Paese. Sottolineando l’indissolubile legame tra architettura, ingegneria, design e imprenditoria edile, la mostra evidenzia la funzione fondamentale del costruttore e il suo contributo spesso meno conosciuto e compreso rispetto al lavoro di architetti e designer ma che, come nel caso di Bassanini, ha avuto un ruolo centrale nella costruzione di Milano e di vari luoghi in Italia tra le due guerre e nella ricostruzione postbellica fino agli anni Settanta.
Dopo aver maturato esperienza di cantiere sotto la guida di Arturo Danusso – padre dell’ingegneria strutturale italiana dello scorso secolo e in particolare dell’utilizzo del calcestruzzo – suo maestro e amico per la vita, Antonio Bassanini agli inizi degli anni Venti fonda la sua impresa, che in pochi anni diviene una tra le più efficienti e affidabili del Paese. Grazie anche alle sue collaborazioni con numerosissimi architetti e designer (tra cui Portaluppi, Libera, Gio Ponti, Muzio e successivamente Mattioni, Caccia Dominioni, Magistretti, Figini e Pollini, Asnago e Vender), tutto il lavoro di Bassanini è stato un fondamentale trait d’union tra progettazione architettonica e costruzione edile, operando con un’impresa che al suo apice è arrivata a gestire fino a venti grandi cantieri contemporaneamente e 3.000 operai.
Attraverso l’utilizzo di materiali innovativi, macchinari d’avanguardia, lo studio di nuove tecniche costruttive e un’ottima organizzazione imprenditoriale, Antonio Bassanini ha realizzato abitazioni, industrie, uffici, chiese, ospedali e infrastrutture che hanno cambiato il volto di Milano e della penisola. Tra i lavori per l’industria nel capoluogo lombardo si ricordano gli stabilimenti della Pirelli, della CGE-Ansaldo, dell’Innocenti, della Bianchi e della Carlo Erba. L’attività nel settore residenziale lo vede interprete delle evoluzioni nella tecnica e nell’estetica che cambiano il volto alla città: dal bugnato di via Lanzone al curtain wall di corso Europa, dal consolidamento del campanile di Sant’Ambrogio alla costruzione delle nuove chiese volute dal cardinal Montini.
La storia di Bassanini arricchisce la conoscenza di quel mosaico di imprese familiari protagoniste del “miracolo economico” del dopoguerra, cui si deve il merito di aver trasformato l’Italia in un grande Paese industriale.Fondatore del Collegio dei costruttori edili di Milano, oggi Assimpredil Ance, e ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili), Vicepresidente dell’UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) e attivo sostenitore della Democrazia Cristiana, Bassanini fu sempre animato da una profonda passione civile e politica, indirizzata al benessere e alla crescita del Paese. Si dimostrò anche assai coraggioso, aiutando alcuni ebrei nella fuga e opponendosi ai tedeschi durante la guerra: si rifiutò infatti di collaborare con la deportazione di lavoratori in Germania, subendo per questo la requisizione di diversi mezzi e attrezzature.
Antonio gioca con il figlio Alberto
nella villa di Varese, 1945
Antonio Bassanini alla propria scrivania. Alle sue spalle si scorge un ritratto del padre Luigi, circa
1952